Dove reperire informazioni sullo Spread in tempo reale. Una guida per comprendere questo valore.
Molte persone necessitano di conoscere il valore dello spread in tempo reale, sulla base degli investimenti effettuati oppure per capire si muove il Mercato. Vediamo come misurare le prestazioni dei BTP italiani nei confronti dei BUND tedeschi.
BTP Italia/BUND Germania 10 Anni
Lo spread viene costantemente aggiornato anche sul sito web del Sole24ore.
Si tratta del giornale economico di riferimento, e senza dubbio il suo indice è uno dei più affidabili per chi voglia conoscerne il valore con precisione. Tuttavia spesso gli investitori più esperti preferiscono affidarsi a più fonti. Ecco alcuni altri esempi di siti che forniscono il valore dello spread in tempo reale.
Valore spread oggi: ce lo dice un “widget”
Borse.it mette a disposizione una pagina dedicata che offre indicazioni sullo spread e sul rendimento dei BTP italiani confrontati con i BUND tedeschi; mette anche a disposizione un piccolo strumento per includere la quotazione in altri siti e visualizzarla rapidamente: possiamo attivarlo direttamente dall’indirizzo borse.it/spread/spread-btp-bund
Anche traderlink.it offre grafici di borsa e una quotazione BTP in tempo reale. Lo spread “standard”, quello riferito ai titoli a 10 anni, è disponibile a questa pagina.
Infine teleborsa.it offre un grafico completamente personalizzato, che può anche essere scaricato sotto forma di immagine. Se ci serve una “fotografia” dello spread attuale in un formato grafico interessante, è senza dubbio la risorsa migliore.
Spread in tempo reale Italia: perché i valori sono differenti?
Come gli esperti di borsa sanno, le quotazioni in tempo reale sono sempre soggette a qualche scartamento, che dipende dalla piattaforma.
Naturalmente le piattaforme professionali forniscono un aggiornamento più rapido dello spread odierno, mentre quelle gratuite hanno in media uno scartamento di 15 o 30 minuti, che viene indicato.
Per gli investimenti a lungo termine non cambia molto, in generale le differenze si vedono solo nel breve e brevissimo periodo, ma se vogliamo conoscere lo spread italiano per fare investimenti diversi, allora la cosa migliore da fare è tenere d’occhio il valore da più fonti, magari aggiungendone anche una internazionale come mtsmarkets.com che offre lo spread di tutti i principali bond europei in una sola pagina (ed è anche il riferimento utilizzato da Il Sole 24 ore, secondo quanto si può leggere nella pagina).
Come funziona lo spread?
Prima di tutto è importante sapere che quello che oggi è comunemente diventato lo spread per antonomasia in realtà è uno di molti che si possono calcolare. In termini assoluti infatti la parola “spread” indicava e indica semplicemente la differenza di rendimento fra due titoli omologhi.
Oggi “lo spread” indica, soprattutto nell’uso comune, la differenza di rendimento fra un bond di un paese europeo a 10 anni e l’omologo tedesco. Nel caso dell’Italia, lo Spread indica, appunto, la differenza di rendimento fra i BTP a 10 anni e i già citati BUND.
Anche il calcolo del punteggio più suonare impervio a chi si avvicina: i “punti” infatti corrispondono a una differenza di rendimento dello 0,01%.
Quindi, se lo spread BTP/BUND di un dato giorno è pari a 124 punti, significa che in quel giorno il rendimento dei BTP è minore dell’1,24% rispetto a quello dei BUND. Per esempio, accadrebbe se i BUND rendessero il 3% e i BTP l’1,76%
Perché si parla dello spread?
Di recente si è fatto sentire il cosiddetto Effetto Draghi che successivamente all’annuncio delle misure varate dalla Bce (Banca Centrale Europea) al fine di contrastare la deflazione si avvicina nuovamente a quota 100.
Al 13 Marzo 2017 il differenziale di rendimento che intercorre fra i decennali di Italia e Germania è sceso a 101 punti base per attestarsi in fase di chiusura a 102.
Tale effetto è connesso in primis all’aumento del ritmo di acquisti dei titoli di Stato che è passato da 60 a 80 miliardi al mese e successivamente anche all’aver incluso i corporate bond nel piano dell’Eurotower.
I 100 punti di spread che sono intercorsi fra Btp e Bund erano presi in considerazione come un potenziale punto d’arrivo secondo gli analisti.
I tempi successivi all’Effetto Draghi
Le imprese che si sono allineate alle politiche della Bce, hanno decretato che il costo del denaro per le loro attività aziendali si andasse a decretare verso il basso.
Tale discesa in termini assoluti a nuovi minimi storici e andando ad avvicinare persino i tassi tedeschi ha determinato un fattore da considerare, quello secondo cui da tale punto di vista lo spread non esiste quasi più.
Per un imprenditore italiano lo spread allo sportello se paragonato ad un omologo concorrente tedesco si attestava ad Aprile ad appena 16 punti base, il che rispetto agli 82 di dodici mesi prima risulta essere quasi un fattore irrilevante.